IL CANTO DELLE PAROLE PERDUTE di Andrés Pascual
391 pagine | €6.99 digitale
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Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell'appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell'inferno. Tokio, febbraio 2011. Emilian Zach, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni Unite e sostenitore dell'energia nucleare, conosce una gallerista di arte giapponese ossessionata dall'idea di rintracciare il primo amore della nonna.
Il canto delle parole perdute è un romanzo in grado di arrivare dritto al cuore fin dalle prime pagine. E' un romanzo che non potrà lasciare indifferenti; un libro che racchiude amore e dolore, gioia e speranza, dolcezza e crudezza, vita e morte. Questo titolo è rimasto per tanto tempo ad attendere nella mia wishlist, in attesa del momento giusto per poter essere letto e vissuto. Pascal riesce perfettamente a rappresentare la tragedia storica moderna delle due bombe atomica di Hiroshima e Nagasaki.
Ed essendo sinceramente affascinata dalla cultura giapponese, in tutta la sua magnificenza e celato mistero, trovo veramente difficile trovare un difetto specifico ad un libro che mi ha colpito dritto al cuore, che mi ha coinvolto e conquistato, pagina dopo pagina. Il Canto delle Parole presenta due diverse storie d'amore che vivono in due contesti ed in due realtà storiche molto diverse; due storie d'amore che per il solito ed immancabile gioco del destino finiscono irrimediabilmente per scontrarsi portando ad esiti e conseguenze impreviste. Kazuo e Juno, un amore adolescenziale che finisce per essere inevitabilmente distrutto a seguito della seconda bomba su Nagasaki, atto che porterà con sé dolore e morte, ricerche e viaggi, paure ed incertezze, ma con quella costante consapevolezza di un puro amore profondo che mai potrà mai assopirsi. Emilian e Mei vivono un amore improvviso ed imprevisto, come sono molti amori dei giorni nostri. Lui, funzionario delle Nazioni Unite in crisi e convinto sostenitore dell'energia atomica, e lei, nipote di Junko, proprietaria di una galleria d'arte giapponese, con il solo scopo di ritrovare l'amore perduto di una donna oramai alla fine dei suoi giorni. Il romanzo si alterna tra due mondi e contesti diversi dove due storie d'amore finiscono per abbracciare il lettore nel viaggio, impervio e complicato, fino alla verità.
Descrivere questo libro come un semplice romanzo d'amore non è sufficiente e non renderebbe, altrimenti, il giusto merito all'opera del suo autore. Infatti Pascal (sfruttando la chiave del romanticismo senza mai risultare stucchevole) riesce a trattare una tematica forte e sentita, discussa e ribattuta.
Assolutamente d'accordo...ho semplicemente adorato questo libro *__*
RispondiEliminaChe bei ricordi ho di questo romanzo! L'ho amato molto anch'io: una lettura intensa e appagante :3
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