[ RECENSIONE ] Una Perfetta Sconosciuta di Alafair Burke

UNA PERFETTA SCONOSCIUTA di Alafair Burke
384 pagine | €18.50 cartaceo

Immagina che la polizia arrivi a casa tua e ti mostri una foto in cui tu – con i capelli di quel tuo rosso inconfondibile, il tuo cappotto blu – stai baciando un uomo. Peccato che quell'uomo sia stato trovato morto trentuno ore prima, e tu non ricordi di averlo mai baciato. Anzi, lo conoscevi appena. Era il tuo nuovo capo, l'uomo che ti aveva dato in gestione la galleria per conto di un misterioso proprietario. Il lavoro dei tuoi sogni: ti era sembrato troppo facile, troppo bello per essere vero. Eppure tutto era andato liscio, la galleria esisteva davvero, avevi firmato un contratto regolare. Adesso, però, guardando quella foto capisci che non c'era niente di regolare. Niente di facile. Perché là fuori qualcuno sta cercando di incastrarti, anche se non riesci a immaginare il motivo. Qualcuno che sa molte cose di te. E che forse ti è molto vicino... In questo thriller in cui nulla è come sembra, Alice Humphrey vede crollare intorno a sé, come un castello di carte, ogni certezza. Compresa quella più importante: la sua stessa innocenza.
Alafair Burke è una conferma che non si fa attendere e che appare chiara fin dalle prime pagine. Dopo aver letto e fortemente apprezzato il suo esordio narrativo con La ragazza nel parco, leggere Una perfetta sconosciuta è stata una scommessa che sapevo di non poter perdere. La trama si costruisce attorno ad una storia indubbiamente complessa e ben organizzata, coerente e coinvolgente tale da spingere il lettore al centro di una scena che varia impercettibilmente, indossando vesti impensabili e imprevedibili in grado di affascinare il lettore, di ammaliarlo fin dalle fondamenta fino a stupirlo con giochi di silenzi, di luci e di ombre. Il lettore è creta nella mani di un’autrice che sa perfettamente quali corde sfiorare e quali toccare con piacere ed insistenza. Una perfetta sconosciuta viaggia su un ritmo che cresce in maniera esponenziale, pagina dopo pagina, impreziosito da fondamentali colpi di scena in grado di creare una tensione umanamente percepibile che sconvolge ed emozione, allo stesso tempo.

Alice, come tutti, ignorava ciò che il futuro le riservava, ma qualunque cosa fosse, 
era appena stato distrutto da quella fotografia. E non era che l'inizio.

Alice Humphrey è oramai arrivata al punto di rottura. 
Ex bambina prodigio e figlia di un padre conosciuto e apprezzato dalla società, vive quella posizione con ostinata caparbietà vincolata ad una scelta di assoluta indipendenza che, ora, la porta a prendere in mano la sua stessa vita, affrontando una situazione di stallo ed incertezza troppo difficile da accettare. Almeno fino all’incontro fortuito con Drew Campbell - affascinante uomo d'affari saltato fuori dal nulla - e quella proposta lavorativa che sembra essere risposta insperata alle sue più intime preghiere, ma il destino sa troppo bene come prendersi la sua rivincita, come mescolare le carte e sconvolgere una vita in apparenza tornata in traiettoria. E quando la polizia le mostra una foto che la ritrae con il suo nuovo capo in atteggiamenti indubbiamente inequivocabili a poche ore dalla scoperta del suo cadavere, il mondo sembra letteralmente sgretolarsi tra le sue stesse mani. 
Domande su domande si intrecciano durante il proseguo della narrazione creando un'atmosfera di inquietudine, di sospetto e tensione che non accenna facilmente a stemperarsi, ma che anzi si nutre di quelle sensazioni umane di ingenuità, paura ed illusione come linfa vitale! Rispetto al suo primo romanzo - che non mi aveva convinto fino in fondo, risultando in epilogo in parte forzato come a voler incastrare i pezzi ad ogni costo - con Una perfetta sconosciuta la Burke crea un quadro coerente ed armonioso in grado di giocare ad armi pari con la mente del lettore, spingendolo oltre ogni confine e al centro di una morsa pericolosa ed incantevole incapace di mollare la presa, nemmeno per un secondo. 

E' proprio in questo che, a parere mio, la Burke esprime il suo talento stilistico e narrativo, regalando ai suoi lettori una storia intricata ed affascinante, stupefacente sotto vari aspetti. Uno stile che oserei definire di primo piano che prende di petto ogni avvenimento trasformandolo in qualcosa di reale, tangibile e personale. Un romanzo in grado di racchiudere in sé tutti gli elementi che ogni thriller richiede senza cadere in inutili giri di parole o in assurde macchinazioni, ma rimanendo sempre fedele a quelle regole silenziose che non possono passare inosservate.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

2 commenti

  1. Non ho tempo di leggerlo!! Sto piangendo tantissimo, ho amato La ragazza nel parco e voglio assolutamente riuscire ma ora non ho il tempo :'(

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    1. Quanto ti capisco... posso assicurarti, comunque, che questo romanzo si divora in pochissimo tempo ;)

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