GLI EREDI di Wulf Dorn
300 pagine | €17.60 cartaceo
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Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto psichiatrico dell’ospedale Frank Bennell, stimato criminologo alla soglia della pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con cui ha collaborato in numerosi casi di omicidio. Però i due esperti dei lati oscuri della natura umana questa volta sono messi a dura prova. La donna che si trovano davanti, sopravvissuta a un grave incidente su una strada di montagna immersa nella nebbia e battuta dalla pioggia, sembra oscillare tra realtà terribili e allucinazioni. Si chiama Laura Schrader, trentadue anni, capelli biondi; sull'auto accanto a lei una pistola vecchio modello col caricatore vuoto e un baule in cui si nasconde una dura verità. Nel suo sguardo diffidenza e terrore.
Gli Eredi è un romanzo che mi ha sorpresa dalla prima all'ultima pagina. Devo ammettere che, scoprendo il nuovo lavoro di Wulf Dorn, mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa che fosse intimo al genere psicologico-thriller ed invece, con mia piacevole sorpresa, mi sono trovata a scorrere le pagine di un romanzo che è in grado di far riflettere il suo lettore, intervallando scene così reali e tangibili, quasi claustrofobiche, in grado di rendere perfettamente un senso di incertezza e inquietudine.
Patrick Landers sta correndo in macchina verso sua figlia e la sua ex moglie - non rintracciabili da troppo tempo - quando, lungo una strada impervia e resa ostile da una pioggia incessante, nota una macchina fuori strada, in pessime condizioni. Al volante, con sua grande sorpresa, trova Laura Schrader - sua ex cognata - in stato confusionale, chiaramente non in grado di distinguere realtà e finzione viste le parole sconnesse legate ad uno strano avvertimento di non proseguire e a ricordi difficilmente connessi che continua a proferire all'uomo con un profondo senso di angoscia e di dolore che sembrano non darle tregua. Un dolore che troverà presto risposta. Non voglio dilungarmi eccessivamente sulla trama perchè credo che un romanzo come Gli Eredi debba essere interamente scoperto dal lettore secondo i suoi tempi e la sua personale sensibilità che, credetemi, verrà inevitabilmente fuori durante il proseguo della narrazione. Una sensibilità che, probabilmente, è legata sia alla tematica affrontata dall'autore - i bambini e i loro diritti calpestati da un mondo adulto, cieco ed egoista - che dai protagonisti di questo romanzo che ci vengono presentati sotto una luce molto diversa, complessa ed oscura, quasi minacciosa in grado di spingere il lettore oltre la consueta apparenza, affrontando di petto una realtà sociale e culturale che risuona assordante sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno. Anche in questo romanzo, d'altronde, Dorn si riconferma come uno dei migliori esponenti del genere in grado di giocare abilmente con la mente del suo lettore senza rivelare mai troppo, ma continuando a percorrere quell'oramai famoso filo del rasoio capace di tenere alta la giusta tensione, il senso di incertezza, di confusione e di intima inquietudine.
I loro occhi scintillavano di una malvagia allegria mescolata a un odio sconfinato.
Dappertutto nel mondo ci fate cose orribili. E perché? Perché per voi conta solo la vostra vita.
Il vostro benessere, il vostro divertimento, il vostro fanatismo, il vostro odio.
Gli Eredi è un romanzo che non posso non consigliarvi di leggere, ma partendo privi di preconcetti o abitudini sui precedenti lavori di Dorn. Il mio consiglio spassionato è di non fare paragoni con i titoli che lo hanno preceduto perchè così perderete il senso stesso di un romanzo che non è ingabbiato tra le maglie di un genere letterario, ma che si spinge oltre quella coltre di ostinata superficie, permettendo al suo lettore di aprire mente, cuore e coscienza dinanzi a realtà inevitabili e a conseguenze future che, se prese ancora a lungo sotto gamba, potrebbe portare a risvolti decisamente più agghiaccianti di qualsiasi invenzione.
Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo
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