[ RECENSIONE ] La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi | Sonzogno

LA SPOSA SCOMPARSA di Rosa Teruzzi
171 pagine | €14.00 cartaceo

Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta.
La sposa scomparsa è un giallo tipicamente italiano che coinvolge e convince, sospinto da uno stile linguistico e narrativo che Rosa Teruzzi riesce a modellare a suo intrigante piacimento grazie ad un trio di protagoniste femminili assolutamente irresistibili.

La verità, quando arriva, può essere crudele ma è più crudele non conoscere la verità.

La verità che si nasconde dietro questo romanzo (primo di una serie) risale a quasi ventisette anni  prima quando una giovane donna scompare improvvisamente, senza lasciare traccia. Un cold case che arriva letteralmente a bussare alla porta dell'ex casello ferroviario e che, inevitabilmente, coinvolge e stravolge la vita delle nostre protagoniste. In questo primo capitolo, Rosa si sofferma in modo particolare su Iole e Libera, madre e figlia praticamente agli antipodi, lasciando la giovane nipote ad un ruolo più marginale e comunque incisivo. Ma chi sono le aspiranti detective? Iole è una nonna tutta pepe che prende letteralmente di petto la vita, senza disdegnare notti di fuoco e qualche sigaretta molto speciale. Libera, invece, non rispecchia il suo nome: è una donna ostinatamente cauta, ordinaria e senza troppi grilli per la testa. Ancora ad un dolore passato che non ha trovato mai una ragione, si prende immediatamente a cuore il caso della sposa scomparsa al punto tale da spingerla ad infrangere ben più di una regola e qualche promessa strappata a mezza voce. Ed io ho amato follemente il personaggio di Iole.

Rosa Teruzzi ci regala una storia semplicemente irresistibile. Uno stile narrativo che risulta essere esaltato proprio dai personaggi che la Teruzzi costruisce in modo preciso e ben delineato, capaci di giocare un ruolo fondamentale al centro di una scena in continua evoluzione. Un giallo coinvolgente e mai sopra le righe in grado di mixare perfettamente gli elementi più classici del genere letterario in questione ad un ritmo ad un originale retrogusto ironico che conferisce alla lettura una decisa marcia in più. Le ambientazioni, d'altronde, si sposano perfettamente al clima di torbida incertezza che si posa insistentemente tra le maglie di una tela complessa ed arricchita da fugaci indizi che troveranno soluzione solo alle battute finali.

Un epilogo che sorprende anche i veterani del genere in questione perchè Rosa sfrutta perfettamente la sua esperienza sul campo costruendo una trama intrigante e coerente dove ogni pezzo del puzzle troverà il suo posto, senza lasciare mai nulla al caso. Ogni momento, ogni decisione ed ogni salto temporale condurranno il lettore attraverso un gioco di luci ed ombre, di silenzi e mezze verità in grado di coinvolgere ed incuriosire, senza lasciare la presa nemmeno per un istante.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

12 commenti

  1. ho adorato questo libro, soprattutto per le tre protagoniste

    RispondiElimina
  2. Lo stile e il modo di caratterizzare i personaggi di Rosa Teruzzi mi piacciono tantissimo. Inutile dire che adoro Iole. Spicciati a leggere il secondo che poi vieni sul muretto con noi ad aspettare il terzo. Porto il dolce, Bacci

    RispondiElimina
  3. Non sono una da gialli ma la tua recensione mi ha molto incuriosita. Me lo segno per quando avrò voglia di qualcosa di diverso dalle mie solite letture 😊

    RispondiElimina
  4. Ho sentito parlare molto bene di questa autrice, ma non l'ho mai provata. Intanto me la segno!

    RispondiElimina
  5. Ho questo libro ma non l'ho ancora letto, ne parlano tutti benissimo

    RispondiElimina
  6. E' presente in wl da molto tempo, forse dalla sua uscita non vedo l' ora di leggerlo =)

    RispondiElimina
  7. Mi intriga un sacco! In più, adoro le copertine della Sonzogno!

    RispondiElimina
  8. Non ho letto ancora nulla di questa autrice, ma mi ha sempre incuriosita! Il genere mi piace molto per cui me lo segno.
    Bella recensione :)

    RispondiElimina
  9. Lo devo ancora leggere ma l'ho aggiunto in lista. Sembrerà assurdo, ma già dai nomi dei personaggi mi sembra bello. Spero di leggerlo a breve!

    RispondiElimina
  10. È assolutamente da leggere e io non vedo l'ora, mi hai incuriosita tantissimo! *-*

    RispondiElimina

Powered by Blogger.
Back to Top