[ RECENSIONE ] La colonna di fuoco di Ken Follett | Mondadori

LA COLONNA DI FUOCO di Ken Follett
907 pagine | €27.00 cartaceo

Gennaio 1558, Kingsbridge. Quando il giovane Ned Willard fa ritorno a casa si rende conto che il suo mondo sta per cambiare radicalmente. Solo la vecchia cattedrale sopravvive immutata, testimone di una città lacerata dal conflitto religioso. Tutti i principi di lealtà, amicizia e amore verranno sovvertiti. Figlio di un ricco mercante protestante, Ned vorrebbe sposare Margery Fitzgerald, figlia del sindaco cattolico della città, ma il loro amore non basta a superare le barriere degli opposti schieramenti religiosi. Costretto a lasciare Kingsbridge, Ned viene ingaggiato da Sir William Cecil, il consigliere di Elisabetta Tudor, futura regina di Inghilterra. Dopo la sua incoronazione, la giovane e determinata Elisabetta I vede tutta l'Europa cattolica rivoltarsi contro di lei, prima tra tutti Maria Stuarda, regina di Scozia. Decide per questo di creare una rete di spionaggio per proteggersi dai numerosi attacchi dei nemici decisi a eliminarla e contrastare i tentativi di ribellione e invasione del suo regno. Il giovane Ned diventa così uno degli uomini chiave del primo servizio segreto britannico della storia. Per quasi mezzo secolo il suo amore per Margery sembra condannato, mentre gli estremisti religiosi seminano violenza ovunque.
Inghilterra, Spagna, Francia e Paesi Bassi fino al Nuovo Mondo in un intreccio intricato ed affascinante di personaggi, vicende e colpi di scena in grado di alternare con precisione e coerenza finzione narrativa e realtà storica. Con un solo titolo, La colonna di fuoco di Ken Follett. 

Trovo che sia sempre complicato parlare e cercare di trasmettere adeguatamente critiche e punti forza di un romanzo imponente come La colonna di fuoco così ricco di voci, di intrecci narrativi e di riferimenti storici che non lasciano mai spazio al caso o al sentito dire, ma che si intrecciano alla sua parte romanzata, senza peccare mai di superficialità o pericolosa presunzione. Tutto nasce, si sviluppa e ritorna al centro propulsore della trilogia, Kingsbridge. Luogo che conduce naturalmente con sè mistero ed indiscutibile fascino evocativo e che si presenta a noi molto cambiata in forma e contenuto, ma ancora in grado di dire la sua tra giochi di potere, supremazie religiose, passioni e tradimenti che giocano un ruolo mai marginale nell'irresistibile mondo di Follett.
8

[ RECENSIONE ] Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Shop | BUR

POMODORI VERDI FRITTI AL CAFFÈ DI WHISTLE SHOP di Fannie Flagg
360 pagine | €10.00 cartaceo
Rizzoli | Link Affiliato Amazon

Evelyn, una donna infelice e molto complessata, incontra in un ospizio Virginia, una vecchietta originale che le racconta una storia di tanti anni prima. Quella del Caffè di Whistle Stop aperto in una piccola ed isolata cittadina dell' Alabama da una singolare coppia al femminile: la dolce Ruth e la temeraria Idgie e frequentato da stravaganti sognatori, uomini di colore, poetici banditi e vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda di due donne, coinvolte loro malgrado in un omicidio, e la loro tenacia nello sconfiggere le avversità ridanno a Evelyn la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell'esistenza. Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta.
Quante volte vi è capitato di adocchiare quel titolo particolarmente accattivante e rimandare, rimandare, rimandare ancora fino al momento più propizio, quello giusto e inevitabile? Oggi è arrivato il turno di parlarvi di un romanzo che rimandavo da troppo tempo, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Shop.

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