444 pagine | €19.50
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Mark Behrendt è uno psichiatra con due vite, quella di prima e quella di adesso. Prima lavorava alla Waldklinik di Fahlenberg, prima aveva Tanja, il suo amore. Adesso vive e lavora a Francoforte. In mezzo un inspiegabile incidente d'auto e la nebbia dell'alcolismo in cui è precipitato e da cui l'ha aiutato a salvarsi un'amica: Doreen. Ed è a cena da lei quando qualcuno bussa alla porta e Doreen va ad aprire: è l'ultima cosa che Mark ricorda. Si risveglia intontito, Doreen è scomparsa. Poco dopo riceve una telefonata. Se vuole rivedere la sua amica viva deve svolgere un compito: deve trovare qualcuno e deve scoprire da solo chi. Ha esattamente 2 giorni, 9 ore e 23 minuti per riuscirci, poi la donna verrà uccisa. Comincia così una corsa contro il tempo nel tentativo di capire chi c'è dietro questa follia, che cosa lo motiva, perché ce l'ha con Mark a tal punto, e chi è la persona misteriosa da trovare. Un tassello dopo l'altro, una rivelazione dopo l'altra, Mark cerca di risolvere questo enigma mortale, eseguendo al contempo gli ordini folli di uno sconosciuto, perseguitato da un dolore indicibile e disposto a fare qualunque cosa proprio come lui?
Prima di parlare del nuovo romanzo di Wulf Dorn - uscito da poche ore in libreria - è necessaria una sostanziale premessa: L'ossessione non è soltanto il sequel di La Psichiatra, ma anche di Phobia. Ebbene sì, Dorn è chiaro nella postfazione del romanzo. Certo, potreste fare gli impavidi e leggere L'ossessione senza passare per i precedenti, ma io ve lo sconsiglio. Per comprendere appieno ogni implicazione, non perdervi alcun dettaglio e avere il quadro completo della situazione sotto i vostri occhi dovrete passare per quel prima che è - a mio avviso - fondamentale.
Un prima che ha cambiato in modo definitivo la mia vita di lettrice catapultandomi in un mondo letterario che non conoscevo affatto, che mi ha affascinata fin dal primo sguardo e di cui, poi, non sono più riuscita a fare a meno. Beh, il resto è storia. Sono passati dieci lunghi anni dall'ultima volta in cui Mark Behrendt ha messo piede nei corridoi della Waldklinik di Fahlenberg. Dieci anni in cui la sua vita è stata stravolta sotto ogni punto di vista trasformandosi in un lastricato senza fine di scelte sbagliate fino a condurlo sull'orlo di un baratro da cui si è salvato per puro miracolo. Quel miracolo ha un nome: Doreen. Ed ora la sua migliore amica è in pericolo, rapita dallo stesso uomo che da anni popola i suoi incubi peggiori, quelli di un passato che credeva di aver superato e che torna a bussare più potente che mai chiedendo il conto di qualcosa che non sa proprio spiegarsi. In mano ha solo una scadenza:
2 giorni, 9 ore e 32 minuti per trovare qualcuno e scoprirne da solo la sua identità.
In tutta onestà credo che non esista nulla di più pericoloso di un sequel e qui ne abbiamo ben due da soddisfare. Wulf Dorn ha centrato e superato alla grande ogni mia aspettativa. Riprende in mano due personaggi che hanno decretato il suo successo internazionale e riesce a donargli una nuova vita, affiancandoli ad una storia nuova eppure coerente con il loro passato, giocando sempre con la curiosità del suo lettore diventato, oramai, dopo tutti questi anni, sempre più esigente. L'ossessione è un romanzo che si legge con quella bramosia incontrollabile che dovrebbe popolare ogni thriller che porti davvero questo nome. Mai titolo fu più azzeccato di questo, va detto.
Al suo interno non solo troviamo gli elementi più classici del genere, ma notiamo fin da subito come questi siano studiati in ogni più piccolo particolare e resi al massimo sotto ogni singola sfaccettatura. I colpi di scena, ad esempio. Wulf Dorn non si limita semplicemente a pensarli, ma riesce a piazzarli nel momento ideale. La propensione psicologica di questo romanzo è evidente sin dai primi capitoli e rappresenta, ancora una volta, la carta vincente. Sia per la storia in sè che per i personaggi coinvolti si ha un approccio psichiatrico pressoché totale in grado di mettere sotto luci diverse i vari punti di vista, nel bene e nel male che non è mai certo fino in fondo. Il confine è così sottile da confondere il lettore e, credetemi, il bello del gioco sta proprio in questo. Ogni capitolo, poi, come è nello stile inconfondibile di Wulf Dorn, lascia sempre qualche piccolo dettaglio in sospeso tale da spingere il lettore a voler leggere e leggere ancora per scoprire quel pezzo che manca. Ecco, trovare quel tassello, sì, che sarà una vera e propria ossessione!
Qui dentro c'è davvero tutto quello che speravo di trovare. E mi auguro, davvero, che possiate trovarlo anche voi. Beh, se amate il genere e un po' vi fidate della sottoscritta, sapete già cosa fare.
Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo
Il mio amore per i romanzi firmati da Wulf Dorn è nato con "La psichiatra" ed è lievitato con "Follia, profonda", "Il mio cuore cattivo", "Presenza oscura". Non vedo l'ora di avere tra le mani " L'Ossessione" per un'immersione in questo nuovo enigma mortale :)
RispondiEliminaDevo recuperare Follia profonda e Il mio cuore cattivo, mea culpa. Ma con questo ho ritrovato quel Dorn che mi aveva fatto innamorare del thriller psicologico anni e anni fa.
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